La tratta di esseri umani non è un capitolo di storia vergognoso del passato, è purtroppo una piaga ancora aperta, un fenomeno in crescita legato alle migrazioni e comunque presente in tutto il mondo. Qui in Italia, dietro casa, dove giovani donne sono costrette a prostituirsi e ragazzi a spacciare droga o lavorare nei campi in condizioni disumane.

Papa Francesco, sensibile al grido di dolore di tanta gente privata della propria libertà e dignità, ha istituito nel 2015 una speciale giornata internazionale di preghiera e riflessione contro la tratta di persone proprio nel giorno dell’8 di febbraio in cui si onora Santa Bakhita, nata schiava. Le Nazioni Unite celebrano la giornata mondiale contro la tratta il 30 luglio.

La nostra associazione ha accolto l’invito del Papa che ha affidato questo speciale compito di lotta contro la tratta agli ordini religiosi femminili. Ed è proprio tramite due sorelle Comboniane, Clara Torres e Maria Rosa Venturelli, che siamo venuti a conoscenza di questa iniziativa e vi abbiamo aderito, con il sostegno del Centro Missionario Diocesano di Modena.

La veglia si articolerà in un momento di informazione e presa di coscienza animato da un gruppo di giovani; un momento di testimonianza che ci verrà offerta da un missionario salesiano in RD Congo, Padre Piero Gavioli, e Luca Pederzoli, volontario dell’associazione bolognese L’Albero di Cirene;  seguiranno momenti di preghiera e di ascolto della Parola.

Invitiamo tutti, credenti e non credenti, cristiani e non, a partecipare a questo evento.

Dal recente rapporto dell’agenzia UNODC delle Nazioni Unite, si evince che la tratta affligge soprattutto donne e bambine e che Asia ed Africa sono i continenti dove è più alto in numero di vittime. La cartina mostra la prevalenza delle varie forme di sfruttamento e il profilo delle vittime.