Alla fine di questo periodo quaresimale e in vista delle Feste Pasquali vorrei condividere con voi una breve riflessione.

L’Agenzia delle Nazioni Unite Food and Agriculture Organisation (FAO) ha pubblicato in questi giorni il rapporto globale sulle crisi alimentari. Sono 124 i milioni di persone in 51 paesi che nel 2017 non sono riuscite ad ottenere il cibo necessario ad assicurare un minimo vitale mentre rimangono oltre gli 800 milioni coloro che non raggiungono la sicurezza alimentare. Il quotidiano Avvenire ha titolato: “le guerre e il clima affamano il mondo”. Una sintesi significativa delle cause principali della inversione di tendenza che vede 11 milioni di affamati in più rispetto all’anno precedente. In particolare in Africa e in Medio Oriente non cessano i conflitti, causa principale della “passione” dei popoli. Citando Papa Francesco in un suo messaggio alla FAO, l’editoriale di Avvenire riporta: “fame e malnutrizione non sono fenomeni strutturali di alcune aree, ma sono la condizione di un generale sottosviluppo causato dall’inerzia di molti e dall’egoismo di pochi”. Conflitti, povertà e fame, ma anche lo sfruttamento e l’inquinamento del pianeta non sono disgrazie ineluttabili, sono nelle mani dell’uomo.

 

 

Auguro agli amici che ci leggono in questi giorni di speranza, che ci viene dal Risorto nel giorno di Pasqua, una più chiara consapevolezza e il coraggio di agire per cambiare il mondo.

BUONA PASQUA!